Nell'Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo a Montescaglioso, fondata a metà del secolo XI, ampliata e restaurata con l'annessione nel 1484 alla Congregazione benedettina di S. Giustina da Padova o Cassinese, al vasto appartamento dell'Abate, è adiacente la foresteria destinata ai viaggiatori ed ai pellegrini che chiedevano ospitalità al monastero. Collocata al piano superiore, la foresteria è brevemente descritta dallo " Status " del monastero, ovvero una dettagliata ricognizione di tutti gli ambienti dell'Abbazia redatta nel 1650 e conservatasi integra negli archivi della Congregazione Cassinese. La foresteria era collocata sopra alcune camere del piano terra adiacenti all'androne d'accesso dell'Abbazia, destinate ai monaci ed agli oblati addetti, giorno e notte, alla custodia e sorveglianza dell'ingresso al monastero. Era formata da quattro grandi camere ed era addossata al muro di cinta del monastero che si sviluppava a sinistra del portone d'ingresso. Dopo la soppressione definitiva della comunità monastica ed il passaggio del complesso in proprietà al Comune di Montescaglioso, avvenute nel secolo XIX, la foresteria fu utilizzata per ospitare vari uffici pubblici

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Importante centro storico-culturale, è nota come la "città dei Monasteri" per la presenza di quattro complessi monastici, tra i quali spicca l'abbazia di San Michele Arcangelo. Il territorio di Montescaglioso, così come quello di Matera, ricade in un'area archeologica, storica e naturale, il Parco delle Chiese rupestri del Materano, che comprende circa 8000 ha di cui circa 3500 nel comune montese.