Il nome della struttura, “Il Sogno”, necessita di una spiegazione. Un giovane giocatore di calcio nato a Milano, che avrebbe poi fatto una buona carriera in diverse squadre di serie A, Ezio Pietro Brevi, si trovava con i suoi compagni in ritiro a Spoleto per la preparazione estiva pre-campionato. Dalla finestra del suo albergo vedeva in lontananza un rudere circondato da un ampio terreno incolto. Un giorno, per avvicinare una ragazza del luogo, le chiese se sapesse a chi apparteneva quella proprietà. Le raccontò anche che il suo sogno, una volta terminata la sua carriera di calciatore, era quello di comprarlo e ritirarsi a Spoleto. Angela ebbe allora qualche dubbio ma, circa vent’anni dopo, insieme ai tre figli avuti da Ezio, sorride quando oggi racconta di come nei lavori di ristrutturazione dei casali e della stalla se ne sia andata gran parte dei soldi guadagnati dal marito tirando calci negli stadi italiani.

“Abbiamo acquistato il terreno su cui insisteva il rudere che ha colpito la nostra immaginazione e dopo tanti anni abbiamo iniziato a costruire il nostro sogno. Noi viviamo qui tutto l’anno e siamo noi a occuparci dei lavori di manutenzione e degli ospiti. La nostra clientela arriva da tutto il mondo attratta dal nome e dalla bellezza di Spoleto, e l’aver costruito la piscina si è rivelato il valore aggiunto che offriamo a chi vuole realmente riposarsi in un mondo agricolo incontaminato e con gli occhi uno dei panorami più belli dell’Umbria e forse dell’Italia”.

Un percorso di circa quindici minuti attraverso il bosco e una fattoria permette di raggiungere a piedi Viale Matteotti da cui poi procedere verso le attrattive turistiche cittadine: da Piazza della Libertà a Piazza del Mercato, fino alla Piazza del Duomo e a salire la Rocca Albornoziana.