La Casa del Monacone nasce dal recupero dell’antico convento ottocentesco annesso alla Basilica di Santa Maria della Sanità. A disposizione dei nostri ospiti: un’accogliente cucina interamente rimodernata, ricavata all’interno dello storico ponte intitolato alla partigiana napoletana Maddalena Cerasuolo, inaugurato da Joaquin Murat nel 1809. Un caldo soggiorno dove è possibile condividere una ricca e abbondante colazione ogni mattina. Una terrazza sull’inusuale chiostro ellittico della suddetta Basilica. 6 comode camere: singole, doppie, triple e family con bagno privato, riscaldamento, aria condizionata,TV, frigobar, cassaforte. Servizi: ascensore, internet point, wi-fi gratutita in tutte le camere, terrazza. Il progetto di restyling dell’antico convento, è stato completamente ideato, nel 2006, dal noto designer napoletano Riccardo Dalisi.L’arredo è stato ricavato ristrutturando antichi mobili, rispolverando quadri e aggiungendo preziose maioliche disegnate e realizzate a mano dal maestro Dalisi.Le porte e le applique nelle camere, finemente curati, sono stati invece prodotte dal laboratorio creativo Iron Angeles. Da noi, antico e moderno convivono meravigliosamente.

La Casa del Monacone si trova nel Rione Sanità, uno dei quartieri più antichi della città. Il quartiere è ricco di storia e luoghi di interesse che le consigliamo di visitare. Fra questi, le segnaliamo la visita guidata alle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, sono fra i maggiori siti visitati a Napoli e sono gestite da noi giovani della cooperativa “La Paranza” Gastronomia, a pochi passi da noi … Durante la sua visita a Napoli avrà probabilmente in programma di gustare una vera pizza napoletana, a pochi passi da noi troverà le antiche e ormai note pizzerie del quartiere come: Pizzeria Oliva da Concettina ai 3 Santi; la Taverna di Totò; La Cantina del Gallo; Pizzeria Oliva da Carla e Salvatore; Starita. Per quanto riguarda “il dolce” invece, le consigliamo di assaggiare il famoso “fiocco di neve” di Ciro Poppella, pasticceria diventata famosa proprio per questa sua invenzione gastronomica.