Villa del Dragone sorge a Tricase, cittadina storica del basso Salento e suo punto di riferimento in quanto inserita nel Parco Naturale “Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase”. La struttura dista 2000 m dal mare cristallino e dalle cromie celesti ed azzurre di Tricase Porto e Marina Serra e circa 30 minuti d’automobile dalle dorate spiagge sabbiose della costa ionica (Torre Vado, Pescoluse, le Maldive del Salento, Torre Pali). La villa, dispone di due ingressi completamente indipendenti fra di loro. Uno conduce nella residenza privata dei creatori, l’altro mediante conduce alla struttura oggetto della locazione. Il villino sfoggia un ampio salone con cucina completa ed accessoriata, dove vi si accede alle ben 6 camere, di cui, 5 con letto matrimoniale e 1 con letto a castello, tutte costituite da bagno privato con doccia en-suite. Uscendo dalla struttura ci si può sdraiare comodamente su una chaise-longue sorseggiando un freschissimo drink o godere del fantastico sole del sud a bordo piscina, nell’apposita area adibita a solarium, ma vi è anche la possibilità di pranzare e cenare all’esterno sotto il porticato oppure organizzare grigliate, mediante il barbecue.

Partendo dalla residenza è possibile percorrere a piedi, in bici, moto e/o auto la suggestiva litoranea adriatica dal panorama mozzafiato e sfociare in quella ionica, contemplando splendidi ulivi e querce secolari, pajare, tipiche costruzioni rurali le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Lungo il percorso si possono ammirare le torri costiere volute da Carlo V d'Asburgo che le fece edificare per scongiurare l'invasione dei Turchi e che unificò la corona spagnola a quella del Sacro Romano Impero. Successivamente durante l'invasione del re francese Carlo VIII, Tricase restò fedele agli aragonesi ed il re spagnolo Ferdinando II fuggendo in Sicilia, riuscì a salvare il suo regno. E' possibile ammirare vere chicche architettoniche, storiche, artistiche e naturali, visitando questa fantastica terra dove tutto è a portata di mano, ubicato nel raggio di pochi km. Assaporare la cucina tipica proposta e rivisitata dagli innumerevoli chef dei rispettivi ristoranti, o immergersi nelle festose sagre agresti dove i contadini recano le loro primizie che abili massaie preparano con amorevoli cure, lavorando l'eccellenza a km zero.