Affascinata dal concetto di sosta al pari dello stesso viaggio, ho dilatato e trasportato il suo significato nella realizzazione de “Zuretti 61”. Luogo in cui le atmosfere metropolitane trovano la contrapposizione di ritmi, colori ed emozioni ritrovabili in ogni nostra casa. Luogo di riposo, d’intimo pensiero per assaporare al meglio la gioia per la prossima partenza. Così, far rivivere un edificio a carattere industriale, costruito sul finire degli anni sessanta al civico 61 della Via Zuretti, è stata la sfida più interessante. Le officine, i magazzini, gli uffici, il cortile, hanno ripreso, oggi, nuova vita e ne sono felice.

Da sempre appassionata di viaggi, di culture e di lingue ho sempre creduto nella magia degli scambi interculturali. Mi emoziono nel vedere i miei ospiti, provenienti da ogni dove, interagire tra loro magari coccolati da un buon caffe' in terrazzo. Il mio hobby? Raccontare e confrontarmi su tutto quello che è il mondo: città, escursioni, mostre, paesi, vini, musica ecc. Il mio motto? Una persona è tanto più interessante quanto più ha da raccontare.

Celebrata da Adriano Celentano né “ Il ragazzo della Via Gluk”, la zona, a ridosso della stazione centrale, conserva ancora alcune tipicità architettoniche: la casa di ringhiera, la cascina, i Magazzini Raccordati in stile tardo liberty con influenze decò, il mercato rionale del mercoledì. L’erba di “ Celentana memoria” domina il Parco della Martesana, immediatamente a ridosso de Zureti61, dove la passeggiata, lo jogging e la pedalata in bici lungo il naviglio della Martesana ne fanno un luogo ideale per evadere dai ritmi urbani. La pausa presso “Il caffè Martesana” quasi a guardiola della storica Cassina dé Pomm rimanda, soprattutto nella bella stagione, meditazioni meneghine. Ottima è la scelta culinaria in cui il pesce, tradizione della zona per la storica presenza dell’ex mercato generale del pesce (oggi riqualificato ad altro uso), rappresenta a tutt’oggi quasi una scelta obbligata a conferma di un paradosso: il miglior pesce si mangia a Milano!! Altri piatti degustati nell’onirico mondo del Dulcis in Fundo e raccontati da Elena e Alberto riformulano in ognuno di noi il concetto di ristorazione: un’idea quasi nascosta da custodire gelosamente.